Segnali dal futuro, spettatori già presenti. Poveri carrelli della spesa abbandonati, dispersi da un’umanità insensibile, lasciati a un destino infausto che nel migliore dei casi li vedrà recuperati per altri usi. Li guardiamo incuranti mentre, inermi e desolanti, incrociano il nostro passaggio, noi, affannati nel rincorrere il tempo, distratti nei pensieri e nell’animo, insensibili alla solitudine altrui. Poveri carrelli della spesa, o povera umanità che, incivile, ha perduto se stessa.